I TUMORI EPATICI: CHEMIOEMBOLIZZAZIONE, ALCOLIZZAZIONE E RADIOFREQUENZA
Il radiologo interventista, per quanto concerne i tumori epatici, può giocare un ruolo importante, sia che si tratti di epatocarcinoma che di metastasi.
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L'alcolizzazione consiste nell'introdurre attraverso un ago sottile piccole quantità di alcol al 98% all'interno del nodulo tumorale, sotto guida ecografica.La radiofrequenza consiste nell'introdurre uno o più aghi all'interno del nodulo epatico e di "bruciare" le cellule neoplastiche mediante il calore.
La chemioembolizzazione, infine, consiste nell'introdurre un catetere di 1 o 2 millimetri all'interno delle arterie che vascolarizzano il tumore e di somministrare in loco i farmaci chemioterapici, evitando che il prodotto viaggi anche nella parte sana del corpo.
La chemioembolizzazione, infine, consiste nell'introdurre un catetere di 1 o 2 millimetri all'interno delle arterie che vascolarizzano il tumore e di somministrare in loco i farmaci chemioterapici, evitando che il prodotto viaggi anche nella parte sana del corpo.
Nel caso delle metastasi il radiologo interventista può ancora una volta intervenire con una procedura simile a quella della chemioembolizzazione e della radiofrequenza, andando a colpire in maniera mirata le cellule metastatiche e salvaguardando il quadro di salute complessivo del paziente.
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